Non è che m'importi molto. Tutto ciò che la Chiesa fa mi scivola e non lascia impronte in me, tranne quando si intromette nella mia vita, tenta di impormi il suo pensiero e la sua mitologia, e quando cerca per tutti i modi di convincere il potere politico a varare leggi che vadano contro la mia libertà. Tale e quale come se venisse un cinese a fare le stesse richieste. Questo è un testo in cui si chiede alla Chiesa di scomunicare tutti quelli che la pensano diversamente e che si dichiarano atei. A me non fa né freddo né caldo che la Chiesa mi scomunichi o meno dato che non mi rappresenta e non fa parte della mia vita. Che faccia quello che vuole con le sue scomuniche e con i suoi fedeli, non mi tocca, non sono suddito del Vaticano, non credo in nessuna divinità e men che meno sono obbligato all'ubbidienza dei dittati del Papa.
Manifesto per la scomunica
da Paolo Izzo
Scomunicateci.
Siamo atei.
Siamo a favore della contraccezione, dell'amniocentesi e della epidurale, della fecondazione assistita omologa ed eterologa, dell'interruzione volontaria di gravidanza, della "pillola del giorno dopo" e della RU-486, della ricerca sulle cellule staminali embrionali, dell'eutanasia e del testamento biologico.
Formiamo coppie di fatto, senza firmare contratti o matrimoni. I nostri figli non li battezziamo e li esoneriamo dall’insegnamento della religione cattolica.
Preferiamo pensare, invece di credere. E pensiamo a una nascita umana sana, uguale per tutti, senza perversioni e senza peccato originale. Perciò il Bene per noi è sinonimo di etica umana e di sanità mentale.
Riteniamo che la Chiesa non si sia mai evoluta, se non perché costretta dagli Stati laici, come il nostro non sembra essere piú. Ugualmente, sosteniamo che il clero è una lobby di potere politico ed economico; e che il Vaticano è uno Stato straniero, con le sue regole, il suo piccolo territorio e le sue grandi brame di espansione.
E nemmeno chiediamo che si torni… alle origini, come si dice: a Gesù, a san Francesco o alla madonna; perché per noi essi sono astrazioni, figure mitologiche, né più né meno di Giove, Bacco e Artemide.
Perciò vogliamo starne fuori: se la Chiesa o il nostro Stato parleranno a nome della cristianità, non parleranno piú a nome nostro.
Vogliamo essere liberi di sognare, di pensare alle donne e agli uomini come noi, di occuparci dei nostri bisogni e delle nostre esigenze di esseri umani, fatti di psiche e di biologia e nati non prima di aver visto la luce con i nostri occhi. E morti quando non potremo più pensare di essere vivi.
Tutto questo può bastare per essere scomunicati? Riteniamo di sì.
Scomunicateci.
Siamo atei.
Siamo a favore della contraccezione, dell'amniocentesi e della epidurale, della fecondazione assistita omologa ed eterologa, dell'interruzione volontaria di gravidanza, della "pillola del giorno dopo" e della RU-486, della ricerca sulle cellule staminali embrionali, dell'eutanasia e del testamento biologico.
Formiamo coppie di fatto, senza firmare contratti o matrimoni. I nostri figli non li battezziamo e li esoneriamo dall’insegnamento della religione cattolica.
Preferiamo pensare, invece di credere. E pensiamo a una nascita umana sana, uguale per tutti, senza perversioni e senza peccato originale. Perciò il Bene per noi è sinonimo di etica umana e di sanità mentale.
Riteniamo che la Chiesa non si sia mai evoluta, se non perché costretta dagli Stati laici, come il nostro non sembra essere piú. Ugualmente, sosteniamo che il clero è una lobby di potere politico ed economico; e che il Vaticano è uno Stato straniero, con le sue regole, il suo piccolo territorio e le sue grandi brame di espansione.
E nemmeno chiediamo che si torni… alle origini, come si dice: a Gesù, a san Francesco o alla madonna; perché per noi essi sono astrazioni, figure mitologiche, né più né meno di Giove, Bacco e Artemide.
Perciò vogliamo starne fuori: se la Chiesa o il nostro Stato parleranno a nome della cristianità, non parleranno piú a nome nostro.
Vogliamo essere liberi di sognare, di pensare alle donne e agli uomini come noi, di occuparci dei nostri bisogni e delle nostre esigenze di esseri umani, fatti di psiche e di biologia e nati non prima di aver visto la luce con i nostri occhi. E morti quando non potremo più pensare di essere vivi.
Tutto questo può bastare per essere scomunicati? Riteniamo di sì.
1 commento:
Caro Alberto,
il manifesto che hai pubblicato (da me ideato) è sottoscritto da centinaia di persone su Facebook (http://www.facebook.com/group.php?gid=64106479277).
Chiaramente la nostra è una azione provocatoria: non riconoscendo la chiesa cattolica, anche per noi una scomunica non ha alcun valore. Ma se diventa un fatto pubblico, allora diventa anche un fatto politico e... statistico. Perché insieme a chi lo richiede formalmente, la suddetta chiesa dovrebbe, per coerenza ma anche per diritto canonico, scomunicare ufficialmente tutti coloro che contravvengono a uno solo dei suoi principii. Se incominciassero a scomunicare tutti i parlamentari che votano leggi contrarie ai dogmi cattolici, i giudici e gli avvocati che applicano quelle leggi, i cittadini che ne usufruiscono, gli scienziati e i medici che le sostengono o anche soltanto quelli che manifestano in piazza a difesa dei diritti civili e laici (come nel caso di Eluana Englaro)... Se scomunicassero "latae sententiae" - come dicono loro - la maggioranza del Paese, in quanti rimarrebbero a cercare di dettare legge in Italia? Saluti, Paolo Izzo
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