16 gennaio 2009

Gaza = Guernica


Testimonianze da Gaza


Stavamo dormendo e sono arrivate le bombe. Sono riuscita a proteggere i miei figli ma qui i bambini sono terrorizzati. Ci sono i morti e distruzione. Abbiamo anche paura di scappare. Gente del mondo, dove siete? Testimonianze da Gaza raccolte dall'Unicef

Manuel Musallam - "È stata una notte terribile, nel vero senso della parola. Dalle 21 di ieri sera alle 4 del mattino di oggi le forze israeliane hanno proceduto a un bombardamento continuo e costante. Le esplosioni erano così tante e così forti, che abbiamo passato la notte svegli. Gli aerei israeliani hanno distrutto ogni cosa che si muoveva. Hanno colpito case e tutti gli edifici più alti, incluse alcune torri qui vicino a casa nostra. Vi assicuro che il rumore era insopportabile"

Husam Hamdouna (direttore del Remedial Education Center di Jabaliya, Gaza) - "La situazione è terribile in queste ore, abbiamo da poco saputo che le vittime finora sono oltre trecentotrenta. I bombardamenti si susseguono con brevi soste tra l'uno e l'altro da sabato, quando c'è stato l'attacco a sorpresa in contemporanea. Le esplosioni sono continuate anche nella notte e stamattina. Non le ho viste con i miei occhi, ma mi informano che molte delle vittime sono civili, soprattutto nella zona di Jabaliya, a nord di Gaza città. Ma i bombardamenti sono distribuiti lungo tutto il territorio della Striscia".

Mustafa Barghouti - E leggerò domani, sui vostri giornali, che a Gaza è finita la tregua. Non era un assedio dunque, ma una forma di pace, quel campo di concentramento falciato dalla fame e dalla sete. E da cosa dipende la differenza tra la pace e la guerra? Dalla ragioneria dei morti? E i bambini consumati dalla malnutrizione, a quale conto si addebitano? Muore di guerra o di pace, chi muore perché manca l'elettricità in sala operatoria? Si chiama pace quando mancano i missili - ma come si chiama, quando manca tutto il resto?

Robert Fisk - Siamo talmente assuefatti alle carneficine del Medio Oriente che non ci preoccupiamo più – in modo da non offendere gli israeliani. Non è chiaro quanti dei morti di Gaza siano civili, ma la risposta dell’amministrazione Bush, per non far menzione della reazione pusillanime di Gordon Brown, riafferma per gli arabi quello che conoscono da decennni: in qualunque modo essi combattano contro i loro avversari, l’Occidente si schiererà dalla parte di Israele. Come al solito, il bagno di sangue è stato colpa degli arabi – che, come ben sappiamo tutti, capiscono solo le maniere forti.

Minacce di notte che di giorni si tramutano in orrende realtà. Una bomba è caduta nel giardino di Fida, nostra coordinatrice Ism,c'è mancato un pelo.Ma è da parecchie ore che le bombe hanno iniziato a cadere a casaccio,avendo demolito ormai solo nella giornata di ieri tutti i siti che Israele giudicava "sensibili". Nessuno sa quando questo nuovo olocausto vedrà termine,nessuno osa immaginarlo. Scrivo con una connessione traballante dinnanzi all'ospedale di Shifa. Due ore fa, proprio di fianco all'ospedale, hanno tirato giù una moschea.Solo mezz'ora fa, duecentometri più avanti, una ha bombardato il parlamento e il carcere. Decine i detenuti sotto le macerie.Non so che succede fuori da questo inferno, ma mi auguro fortemente che le masse si mobilitino, così come ad Atene hanno fatto per la morte di un ragazzino ucciso da un fascista travestito da poliziotto.

“Nella striscia di Gaza è facile morire sotto un bombardamento israeliano ma lo è ancor di più prendendosi una polmonite. E’ quanto stava per succedere a me dopo che, come tutti i miei familiari, ormai da otto notti dormivamo con le finestre aperte e temperature esterne vicine allo zero. Siamo costretti a tenere le finestre aperte perché, in caso di bombardamento, l’onda d’urto delle esplosioni manderebbe in frantumi i vetri, ferendoci tutti”.

Per fortuna un amico s’è offerto di accompagnarmi in ospedale. Arrivato lì ho trovato una situazione terribile: tutti i letti, compresi i pochissimi ancora liberi, avevano le lenzuola insanguinate. Un medico mi ha spiegato che non c’è tempo per lavarle perché come un paziente va via - vivo o morto - il suo posto viene occupato da un altro. E qualora il tempo ci fosse, non ci sono l’elettricità nè l’acqua necessarie alla lavanderia

“Ma la situazione non è certo migliore nell’unico ospedale pediatrico di Gaza, il ‘Naser’ (Vittoria): una bomba israeliana caduta lì vicino ha distrutto i vetri di tutte le finestre del reparto maternità e della camerata dove nelle incubatrici c’erano 30 neonati prematuri. Sono stati tutti evacuati, insieme con le madri, nei locali del pronto soccorso, che non sono i più adatti alle loro precarie condizioni. Nel reparto oncologia dello stesso ospedale, inoltre, per mancanza di farmaci specifici per la cura della leucemia e di altri tipi di tumori, sono stati sospesi i trattamenti dei pazienti, che per il momento possono essere sottoposti soltanto ad analisi cliniche”.
Il tempo stringe per Israele, che vuole raggiungere il maggior numero di obiettivi militari prima di concordare un cessate il fuoco. Ancora una volta però, gli obiettivi di giornata sono strutture civili: l quartier generale dell'Unrwa a Gaza, un ospedale della Mezzaluna Rossa e la Torre di Ash Shuruq, un edificio di Gaza dove hanno sede diversi media.

Il portavoce dell'Unrwa, Chris Gunness, raggiunto da PeaceReporter a Gerusalemme, ha confermato che l'edificio della sede Onu a Gaza per i rifugiati (UNRWA) è stato colpito. “Tre bombe al fosforo bianco hanno raggiunto l'edificio - ha detto il portavoce Unrwa - e il deposito è andato in fiamme. Tre persone sono rimaste ferite fra il personale. Ancora una volta il lavoro del personale umanitario è sotto tiro”. “Le fiamme continuano ad alimentarsi perché non si può estinguere il fuoco generato dal fosforo bianco con normali estintori. Ci vuole la sabbia e non ce l'abbiamo” ha proseguito il portavoce, "le autorità israeliane hanno espresso il loro rincrescimento, ma questo non è abbastanza. La situazione è particolarmente grave perché non abbiamo nessun posto dove poterci rifugiare, né possiamo evacuare l'edificio".

Quando votano chi non devono, vengono castigati. Gaza viene castigata. Si è trasformata in una… i militanti di Hamas, rinchiusi a Gaza, sparano con mira pasticciona sopra le… fanno teatro? Davanti alla tragedia di Gaza l'ipocrisia mondiale brilla una volta…

Continua l'offensiva israliana nella striscia di Gaza. Almeno nove palestinesi sono stati uccisi durante i raid della scorsa notte. Fra questi, riferiscono fonti palestinesi, vi sono sei membri della famiglia di un attivista del Fronte Democratico di Liberazione della Palestina: la moglie, la cognata e quattro bambini.

L'Alto commissario dell'Onu per i diritti dell'uomo, Navi Pillay, ha denunciato oggi «gravi violazioni dei diritti umani» nella Striscia di Gaza ed ha sollecitato l'apertura di un'inchiesta indipendente sulle violenze compiute dall'inizio dell'offensiva israeliana. In una sessione speciale del Consiglio per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite organizzato a Ginevra, Pillay ha detto che il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele è «inaccettabile», così come è «insostenibile» la risposta dell'esercito israeliano per le sofferenze che infligge alla popolazione civile. «L'impossibilità di accedere ai servizi di base e la distruzione delle infrastrutture espongono la popolazione di Gaza a rischi addizionali. Tali condizioni rappresentano gravissime violazioni dei diritti umani», ha detto Pillay. «Inchieste indipendenti e trasparenti dovranno essere condotte per accertare le violazioni commesse e stabilire le responsabilità», ha concluso l'Alto commissario.

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