3 gennaio 2009

No, cara, non è finita

Israele invade la Striscia di Gaza
Scudandosi ancora dietro l'immagine di popolo perseguitato, Israele attacca ed attua tecniche naziste contro il popolo palestinese. Vittima una volta del Holocausto, ora è carnefice ed utilizza gli stessi metodi che ha subito. Sembra che l'umanità non abbia imparato niente. Un' altra volta sono i bambini, le donne e gli anziani ad essere vittime della stupidità umana.

Un popolo che si crede eletto di un dio inesistente attacca vilmente ed umilia un altro popolo che era già insediato in quel luogo da tempi immemori, con la scusa che quel fantasmagorico dio gli aveva promesso quella stessa terra. In nome di questo dogma avviene la politica dell'annientamento. Non c'è più grande stupidità. E sono sempre gli anziani, le donne ed i bambini a pagare. Come se non avessero gli stessi diritti ad avere una terra, una famiglia, una cultura. Come se non fossero essere umani. Per gli israeliani sembra che ci siano alcuni essere umani più umani di altri. "Popolo eletto"...quasi uguale a "razza superiore". Che differenza fa?

E cosa fa il nostro mondo occidentale e cristiano, che si dice predicatore di pace? Niente. Non fa niente. Assolutamente niente. Israele compra in Europa e negli Stati Uniti, è un buon cliente e va difeso. I palestinesi sono poveri, devono essere sostenuti e aiutati, ergo, è meglio che scompaiano. Altrimenti, noi occidentali e cristiani dovremo accettare che questo pasticcio lo abbiamo creato a tavolino per mettere sotto il tappetto le colpe del nazismo e dell'antisemitismo cristiano che, con duemila anni di perversa storia alle spalle, hanno permesso le leggi razziali, i progrom, le separazioni delle famiglie, le discriminazioni, l'annientamento.

No, cari, non è finita la stupidità umana, appena è cominciata un'altra stagione. E non si sa ancora quanto dolore causerà, quante vittime innocenti produrrà, quanta morte verrà, quanti bambini saranno squartati, mutilati, feriti nell'anima e nel corpo. Feriti per sempre. Masticando un odio che non finirà mai.

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