In 6 mila a Roma per Miguel: di corsa per la pace
Correre aiuta a pensare, a riflettere. Da dieci anni a Roma si corre in ricordo di un ragazzo di 25 anni che un bel giorno non lo ha più potuto fare. Si chiamava Miguel Venancio Sànchez. Era argentino ed è uno delle migliaia di suoi compatrioti fatti scomparire dalla dittatura militare.
Correre aiuta a pensare, a riflettere. Da dieci anni a Roma si corre in ricordo di un ragazzo di 25 anni che un bel giorno non lo ha più potuto fare. Si chiamava Miguel Venancio Sànchez. Era argentino ed è uno delle migliaia di suoi compatrioti fatti scomparire dalla dittatura militare.
Miguel amava la corsa, le aveva dedicato anche una poesia (“A te atleta”) pubblicata dalla Gazeta Esportiva di San Paolo il 31 dicembre del 1977, nove giorni prima della scomparsa che allungò la lista infinita dei desaparecidos. Diceva così: «Per te atleta che disprezzi la guerra e sogni la pace..». Niente di più attuale.
Grazie a Valerio Piccioni, giornalista della Gazzetta e appassionato podista, questa storia è diventata una corsa con tutti i crismi. La prima edizione si è corsa il 9 gennaio del 2000 e anno dopo anno sono aumentati partecipanti fino ai 6 mila di ieri. Attorno alla Corsa di Miguel sono poi nate tutta una serie di iniziative, tutte mettono a braccetto lo sport e l’impegno sociale. Per prima è arrivata la versione argentina della corsa, la Carrera de Miguel. Debuttò l'11 marzo 2001, in occasione del anniversario del Colpo di Stato in Argentina. Si corre a Buenos Aires nel parco di Palermo.
Dal 12 settembre di quest’anno c’è una Corsa di Miguel in India, precisamente sull’Himalaya indiano, nel massiccio del Miyar. Tre alpinisti italiani hanno scalato per la prima volta la cima a quota 5486 metri, aprendo un via e chiamandola appunto “La Corsa di Miguel”. L’idea di chiamare la via, 2200 metri di percorso, La Corsa di Miguel, è nata dal desiderio di ricordare Emiliano Simonelli, un podista, scomparso pochi mesi prima. Il testimone di Miguel passa per tante mani e sempre per una buona causa. Per tramandare ai posteri sono coinvolti anche i bambini. Ben ottantacinque scuole laziali faranno correre i loro ragazzi per “I mille di Miguel” dopo aver concluso un progetto di incontro con i campioni olimpici di Pechino. Insomma, Miguel è un nome che rappresenta il meglio dello sport.
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