Abominevole. É l’unica parola che può definire con chiarezza cos’è e cosa fu il fascismo. Né un movimento politico, né un’ideologia. É soltanto un’abominevole organizzazione criminale creata per sottomettere l’essere umano e togliergli ogni briciola di dignità e di libertà.
La persona che ha abbracciato i dogmi di quest’organizzazione criminale non può avere i diritti che le permettano arrivare a cariche di governo. Chi ha giustificato le leggi razziali, chi ha accettato le deportazioni, chi ha sostenuto la logica della violenza sugli innocenti, chi ha imbavagliato ogni idea di libertà, chi godeva sui corpi dei torturati non può avere uguali diritti delle sue vittime. Non importa se non ha ucciso, o se non ha partecipato ai massacri. Basta che sostenga i carnefici per diventare anche lui un carnefice. Abbia l’età che abbia, nonnostante il tempo storico in cui sta vivendo, resta sempre un carnefice. Un abominevole carnefice. Nemico della specie umana. Un predatore infame che non esita ad uccidere pur di crearsi una qualche nicchia di privilegi. Un genocida codardo, un vigliacco folle, che si veste di gran signore per ingannare le masse e ottenere impunità per i suoi crimini.
Il fascismo non è un’opinione, né una religione. Non è un oggetto di dibattiti destinato ai salotti buoni per trarre una qualche conclusione che metta allo stesso livello vittime e boia, i giusti ed i genocidi. Non sono lo stesso. Nell’8 Settembre 1943 non nasce una guerra civile, nasce la Resistenza. La repubblichina di Salò non è stata una delle parti in questo conflitto. I repubblichini erano e sono ancora i genocidi dell’Italia. Malgrado tutti i fascisti che sono rimasti in carica, malgrado tutte le amnistie, continuano ad essere genocidi abominevoli.
La persona che ha abbracciato i dogmi di quest’organizzazione criminale non può avere i diritti che le permettano arrivare a cariche di governo. Chi ha giustificato le leggi razziali, chi ha accettato le deportazioni, chi ha sostenuto la logica della violenza sugli innocenti, chi ha imbavagliato ogni idea di libertà, chi godeva sui corpi dei torturati non può avere uguali diritti delle sue vittime. Non importa se non ha ucciso, o se non ha partecipato ai massacri. Basta che sostenga i carnefici per diventare anche lui un carnefice. Abbia l’età che abbia, nonnostante il tempo storico in cui sta vivendo, resta sempre un carnefice. Un abominevole carnefice. Nemico della specie umana. Un predatore infame che non esita ad uccidere pur di crearsi una qualche nicchia di privilegi. Un genocida codardo, un vigliacco folle, che si veste di gran signore per ingannare le masse e ottenere impunità per i suoi crimini.
Il fascismo non è un’opinione, né una religione. Non è un oggetto di dibattiti destinato ai salotti buoni per trarre una qualche conclusione che metta allo stesso livello vittime e boia, i giusti ed i genocidi. Non sono lo stesso. Nell’8 Settembre 1943 non nasce una guerra civile, nasce la Resistenza. La repubblichina di Salò non è stata una delle parti in questo conflitto. I repubblichini erano e sono ancora i genocidi dell’Italia. Malgrado tutti i fascisti che sono rimasti in carica, malgrado tutte le amnistie, continuano ad essere genocidi abominevoli.
Il
Duce annuncia le leggi razziali
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