16 settembre 2008

Quando il GPS non serve


La prima multa per adescamento a una romena
ROMA (16 settembre) -
La prima prostituta multata dai vigili urbani di Roma in base all'ordinanza entrata in vigore oggi è una romena di 22 anni. Mariana si trovava a viale Palmiro Togliatti, nella periferia Sud-Est della Capitale, dove i vigili dell'VIII Gruppo sono intervenuti comminando multe nei confronti di ragazze perlopiù provenienti dall'Est.
Nel verbale della multa comminata a Mariana i vigili urbani hanno scritto che la ragazza straniera «con condotta, gesti e atteggiamenti disdicevoli manifestava in modo certo e incontrovertibile la propria intenzione di adescare clienti al fine di esercitare l'attività di meretrice». Nel verbale si fanno accenni anche agli «abiti succinti» che la ragazza indossa. Neanche il Petrarca scriveva così bene. Si nota anche un perfetto stile burocrato-fascista degli anni '30.

Il ddl della Ministro Carfagna lascia molta gente perplessa: come si fa a prendere una prostituta di strada in flagranza di reato di adescamento e fermare anche il suo (potenziale) cliente? Allora i vigili urbani devono per forza multare le ragazze straniere che, oltre a non parlare bene l'italiano, sono impaurite dalla marzialità delle nostre forze dell'ordine. Loro non protestano...e pagano. Le italiane, sicuro, monterebbero un casino alla grande.

Allora ragazze e clienti, svegliatevi! Al cliente basta spegnere il GPS per trovare le strade giuste. Per non avere noie, non resta altro che chiedere informazioni a chi prende il fresco della notte sotto un lampione. Non mancheranno di certo né la solidarietà né le indicazioni precise. Alle ragazze basterà invece dire che si vestono come possono e perché è tradizione nel loro Paese vertirsi così. I zelanti vigili urbani, poliziotti, carabinieri, finanzieri o soldati che si troveranno nel posto non potranno mai contestarvi queste affermazioni.

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