WASHINGTON - Il Tesoro americano rispolvera uno strumento utilizzato durante la Grande depressione, seguita alla crisi del '29, per lanciarsi in soccorso dei fondi monetari finiti sotto pressione con l'ultima ondata di tracolli che ha investito le Borse.
BUSH: L'ORA DI INTERVENIRE - Come un vero comunista, ha spiegato le ragioni dell'intervento. Il presidente americano George W. Bush ha detto che «è giunto il momento» di risolvere la crisi dei mutui e che l'intervento del governo federale «è essenziale» per evitare ulteriori danni all'economia.
«PIANO DA MILLE MILIARDI DI DOLLARI » - Il senatore repubblicano Richard Shelby ha calcolato in «almeno mille miliardi di dollarì il piano dell'amministrazione Bush per salvare dal collasso il sistema finanziario americano". Parlando alla Abc, Shelby, il più influente repubblicano della Commissione Finanze del Senato, ha detto che il piano «potrebbe costare almeno 500 miliardi di dollari, ma se si calcola quanto già ha fatto la Fed per Aig e il Tesoro per Freddie Mac e Fannie Mae, penso che parliamo di almeno mille miliardi di dollarì". Ma chi pagherà alla fine? Perché questi se ne vanno a Gennaio e sappiamo bene come gli USA sanno esportare i propri debiti.
CINQUE MILIONI DI PROPRIETARI DI CASE IN DIFFICOLTA' - Sono 5 milioni circa i proprietari di case americani in difficoltà a causa della crisi dei mutui. La cifra è stata fatta sempre da Paulson, parlando sia delle case pignorate sia dei mutui che i proprietari non sono più in grado di pagare.
Ma come? Non era che lo Stato non doveva intervenire per niente nel gioco libero del mercado? Non ci avevano detto che con il neoliberismo il benessere sarebbe arrivato a tutti? Oggi, i gurù dell'economia mondiale non sanno più che dire. Tutti i precedenti discorsi sulla libertà del mercato si sono sfumate, e si trovano come turchi nella nebbia tentando di dar un nuovo senso alla loro vita.
BUSH: L'ORA DI INTERVENIRE - Come un vero comunista, ha spiegato le ragioni dell'intervento. Il presidente americano George W. Bush ha detto che «è giunto il momento» di risolvere la crisi dei mutui e che l'intervento del governo federale «è essenziale» per evitare ulteriori danni all'economia.
«PIANO DA MILLE MILIARDI DI DOLLARI » - Il senatore repubblicano Richard Shelby ha calcolato in «almeno mille miliardi di dollarì il piano dell'amministrazione Bush per salvare dal collasso il sistema finanziario americano". Parlando alla Abc, Shelby, il più influente repubblicano della Commissione Finanze del Senato, ha detto che il piano «potrebbe costare almeno 500 miliardi di dollari, ma se si calcola quanto già ha fatto la Fed per Aig e il Tesoro per Freddie Mac e Fannie Mae, penso che parliamo di almeno mille miliardi di dollarì". Ma chi pagherà alla fine? Perché questi se ne vanno a Gennaio e sappiamo bene come gli USA sanno esportare i propri debiti.
CINQUE MILIONI DI PROPRIETARI DI CASE IN DIFFICOLTA' - Sono 5 milioni circa i proprietari di case americani in difficoltà a causa della crisi dei mutui. La cifra è stata fatta sempre da Paulson, parlando sia delle case pignorate sia dei mutui che i proprietari non sono più in grado di pagare.
Ma come? Non era che lo Stato non doveva intervenire per niente nel gioco libero del mercado? Non ci avevano detto che con il neoliberismo il benessere sarebbe arrivato a tutti? Oggi, i gurù dell'economia mondiale non sanno più che dire. Tutti i precedenti discorsi sulla libertà del mercato si sono sfumate, e si trovano come turchi nella nebbia tentando di dar un nuovo senso alla loro vita.
Nessun commento:
Posta un commento